Il primo motivo per cui mi rattrista vedere i rimpiattini di accuse e gomitatine social sulla “cancel culture” ogniqualvolta Donald Trump mette in atto l’ultima svolta chiaramente fascistoide è che il fascismo non si combatte con le gomitatine.
Il secondo motivo per cui mi rattrista vedere i suddetti rimpiattini è che da quattro anni, con questa newsletter e altrove, parlo degli “al lupo!” della destra statunitense (è il titolo di un capitolo del mio saggio del 2023 su questi temi, La correzione del mondo) sulla “libertà di espressione”, e ho a lungo sperato che quei gomiti si mettessero al lavoro per non consegnare immaginari, dibattiti e vantaggi strategici ai pastorelli trumpiani.
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